RICORDA

52100 Arezzo,
via Fantastica, 33

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La spada nella roccia che si trova a San Galgano dentro una cupola posata in terra che raffigura il Santissimo Graal, il vaso in cui Nostro Signore offrì per la prima volta il proprio corpo santo e dove Giuseppe d’Arimatea raccolse il sangue prezioso che sgorgò dalle piaghe di Gesù Cristo, è una metafora del vescovo nascosto. Il vescovo è la spada della parola di Cristo piantata nella roccia che è la Chiesa. Ma per essere una metafora così potente, il vescovo deve essere “nascosto” bene, come un Angiolo che scapecchi le ali: si sente solo uno spostamento di vento continente.

“Mi scoglio un continente”, dice l’Angiolo conficcando la spada nella roccia durissima da quanto è vergine. Solo lui poté conficcarla. Né Merlino né Sansone potevano farlo. In Toscana lo sanno. Il nome di Merlino riaffiora in un serventese del poeta pisano Leonardo del Guallacca dove, insieme a Sansone, il mago druido appare come l’esempio dell’uomo saggio o forte che viene però ingannato dalla malizia femminile:

     Se lo scritto non mente, 
     per femmina treccera    
     si ffo Merlin derizo;     
     e Senson malamente     
     tradil una leccera.

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